Architettura case dell'acqua
La composizione della forma, che determina l’impianto architettonico della struttura, nasce dall’osservazione empirica del cristallo di neve.
La purezza dell’esagono e del triangolo della pianta viene tratta dallo studio formale della struttura dell’acqua nella sua forma solida di cristallo di ghiaccio.
I cristalli di ghiaccio si aggregano gli uni agli altri grazie alla complessità della loro forma: dal loro comportamento in natura è nata l’ispirazione per creare una composizione di triangoli che, ruotando sul vertice, generano la forma compositiva dell’esagono.
L’osservazione di come si rapportano funzionalmente le parti di connessione che legano gli apici del cristallo di neve ha creato lo spunto per la definizione degli ingressi e delle sedute.
Il cristallo di neve è la pianta aerea della casa dell’acqua.
Il seguente rendering navigabile rappresenta l'area di ritrovo presso la casa dell'acqua di Moimacco
E possibile 'visitare' la struttura 3D delle case dell'acqua
scaricando il file: casetta_H2O.bimx (9 MB)
ed il visualizzatore gratuito Bimx (Copyright © 2015 GRAPHISOFT)
Il tema principale su cui ruota l’idea del progetto è “l’approvvigionamento dell’acqua nella storia dei borghi rurali”. L’idea progettuale si ‘nutre’ di archivi fotografici e testimonianze che riportano la presenza di pozzi d’acqua e, successivamente, di fontane pubbliche caratterizzanti le piazze dei centri urbani.
Storicamente, prima dell’arrivo dell’acqua potabile in ogni abitazione, i pozzi, così come i lavatoi per gli indumenti ai bordi delle rogge, erano elementi caratterizzanti delle realtà friulane.
Oggi la funzione del pozzo è stata cancellata dalla modernità e dall’accessibilità del bene acqua per tutti.
Il tema recupera, accanto alla filosofia del lavoro di approvvigionamento dell’acqua, quei valori di tempi… semplici immemori degli agi e degli onori…, dove l’elemento di arredo urbano era strettamente collegato alla forma e alla funzione.
L’Assemblea dei sindaci dell’Acquedotto Poiana, nel dare mandato alla società di procedere alla realizzazione di dieci case dell’acqua, ha optato per un modello qualificato e omogeneo che ricalcasse l’idea progettuale di quella già realizzata dal comune di Remanzacco. L’occasione avrebbe così consentito di ricordare con un’opera destinata a durare nel tempo i cento anni di vita del consorzio.